Riceviamo e pubblichiamo
San Salvo, 24 settembre 2013
Cara Maria Giulia,
Un giorno, un mese, un anno… il tempo trascorre veloce… rimane il respiro spezzato... il cuore infranto... un vuoto incolmabile.
Abbiamo dovuto imparare a viverti diversamente, è stato tanto doloroso, è stato faticoso, ed ancora oggi non sempre sembra accettabile; ma il Padre Nostro che scruta in fondo al cuore di ognuno conosce ogni debolezza e dissipa anche la nebbia più profonda.
Abbiamo continuato a confidarci con te, a raccontarti i nostri sogni e le nostre speranze, i nostri dubbi e le nostre paure.
Abbiamo condiviso con te ogni passo del nostro camminare insieme come si fa in famiglia, perché siamo sempre stati e cerchiamo di continuare ad essere famiglia che costruisce “la sua casa sulla roccia...Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde.”
Ci hai insegnato a vivere la parrocchia come una casa, ad amarla e curarla come si fa con la fiamma nel focolare affinché rimanga sempre accesa per scaldare dal freddo, per illuminare la notte, per preparare il pane da spezzare.
Ci hai insegnato che quel focolare non doveva essere “un salotto educato", ma una “Chiesa del grembiule”...una "Chiesa del Samaritano"…quanta profezia nelle tue parole e soprattutto nella tua vita….quanti atti d’amore e carità scopriamo solo oggi….
Ti affidiamo la nuova pagina della nostra storia che si è appena aperta, certi che, come facevi quando potevamo abbracciarti, ancora ci accompagnerai con il tuo passo sicuro ed il tuo fare sorridente che tanto ci manca.
C’è un salmo che cantavamo in parrocchia tanti anni fa…appartiene alla memoria dei giorni che furono e che rimangono indelebili per molti di noi:
Tu che abiti al riparo del Signore
e che dimori alla Sua ombra
di al Signore : "Mio rifugio,
mia roccia in cui confido".
Rit. E ti rialzerà, ti solleverà
su ali d’aquila, ti reggerà
sulla brezza dell’alba
ti farà brillar come il sole,
così nelle sue mani vivrai.
Trova consolazione il mio povero cuore inquieto, perché sa che tu Cara Maria Giulia hai abitato al riparo del Signore, hai dimorato alla Sua ombra, in Lui ti sei rifugiata ed in Lui hai confidato... e sa anche che dopo il dolore e dopo la morte, Lui ti ha rialzato, ti ha sollevato su ali d’aquila, ti regge sulla brezza del vento per brillare come il sole, e nelle Sue mani ora vivi. A Dio Giulia...
Martedì 24 settembre, ore 18.00, chiesa di San Nicola Vescovo, Santa Messa in suffragio di Maria Giulia