Daniela Di Luca è una designer industriale sansalvese di 36 anni. La sua formazione è partita con il conseguimento del titolo allo IED, l'Istituto Europeo di Design, e si è conclusa con la laurea in design industriale all'Università La Sapienza di Roma.
Al termine del suo percorso formativo, Daniela ha partecipato ad un concorso indetto dall'università e lo ha vinto, ottenendo così un importante incarico, dal colosso petrolifero ERG, per seguire la ristrutturazione di tutta la sua rete dei punti vendita.
La ristrutturazione dei punti vendita ERG è stata interamente seguita da lei: dalle fasi di progettazione all'allestimento. E tutti noi, forse senza saperlo, abbiamo certamente apprezzato la qualità del suo lavoro presso uno qualunque di quei punti ERG presenti in Italia, di cui uno anche qui.
Dopo questa esperienza, Daniela ha deciso di tornare a San Salvo perché sperava di poter contribuire alla crescita della nostra città , grazie alla professionalità acquisita e certa della validità della sua esperienza professionale, ma le cose non sono andate secondo le sue aspettative.
Così, seguendo quella passione per pinze e martelli cominciata con la falegnameria e trasferita poi anche sull'oggetto vezzoso, ha deciso di dedicare più tempo all'hobby che da molti anni coltivava: la creazione di monili e bijou.
Durante gli anni dell'università , qualcuno le regalò un kit di attrezzi, di alta precisione, per la realizzazione di gioielli e monili. Con quegli attrezzi, ha iniziato, per gioco, a combinare materiali diversi e ha fatto esperimenti con plastiche, fimo, perline, plexiglass, acciaio, ma quando, per caso, ha trovato in casa una lastra di rame, la sua prospettiva è cambiata radicalmente.
L'incontro con la lucentezza del metallo di Venere l'ha letteralmente abbagliata. Quando ha provato a plasmarlo, ha capito subito che quel materiale era unico: la sua malleabilità e la sua duttilità le permettevano, in fase di realizzazione, di esprimere al meglio tutta la creatività che, in fase di progettazione, schizzava velocemente su un semplice foglio di carta bianca.
Così il metallo rosso, che a seconda del processo di lavorazione può anche cambiare colore e passare dall'arancione al verde o dal marrone al testa di moro, è diventato il suo metallo. Il materiale sul quale, da quel momento, puntare per dare carattere ai suoi monili.
All'inizio lo studio e la realizzazione dei bijou giocavano, quasi esclusivamente, sulle forme in movimento. Ma, in seguito ad un appassionato percorso di ricerca, hanno assunto forme nuove di espressione capaci sia di valorizzare ed impreziosire quei monili con pietre rigorosamente naturali sia di renderli unici e inimitabili.
Attualmente, l'originale designer ha progettato e sta realizzando, per la prima volta, una vera e propria collezione, ispirata alla natura; spera di riuscire a perfezionarsi in un laboratorio orafo e magari aprire, in futuro, una bottega artigiana per appassionati di monili d'autore.
Una storia interessante quella di Daniela. Una storia fatta di passione, competenza e professionalità ricontestualizzate con grande spirito di intraprendenza, ottimismo e creatività .