Se immaginassimo l’avvento come una passerella, potremmo dire che la sfilata oggi tocca a Giuseppe.
Ad una settimana dal Natale, non poteva mancare! Ascoltando questo vangelo ci sembra di entrare in un mondo “altro”, fatto di sogni, popolato da angeli e (forse il fatto più strano) di gente che si fida.
L’8 dicembre abbiamo ascoltato l’“eccomi” di Maria, oggi quello di Giuseppe: Dio bussa, non violenta, propone, non ordina. E tanto fu difficile il “sì” di Maria, quanto la fede di Giuseppe. Maria chiede, domanda, interroga l’angelo, riflette e infine accetta. Giuseppe rimane muto; lo sarà in tutti i Vangeli.
È l’uomo del silenzio, della contemplazione, è un estremista della fede, fede che il dubbio continuamente potrebbe corrodere. Credere a un sogno, a Maria incinta per opera dello Spirito Santo! Dai, roba che non è il caso di raccontare nemmeno ai migliori amici. Maria, additata come un’adultera, Giuseppe, con l’etichetta di credulone, e forse altre parole che non è il caso di specificare.
Dov’è il tuo segreto Giuseppe? Forse in quella piccola parola che ti qualifica: “era giusto”! Abbiamo così sporcato il termine giustizia da renderlo sinonimo di un’applicazione senza “se” e senza “ma” della legge; troppe volte abbiamo aperto gli occhi sui codici civili (o su quelli religiosi) e li abbiamo chiusi di fronte all’altro, al peccatore o al presunto tale che ci sta di fronte.
È la sua sposa, colei che secondo la legge doveva essere lapidata, non un oggetto. Era Maria. Non la tiene con sé, umanamente non vorrebbe, la ripudia in segreto, la “rimanda dalla mamma”.
Ma questo, a quanto pare non lo soddisfa. Pensa e ripensa a questa situazione e alla fine un vero giusto non può che ritrovarsi nel Sogno di un Altro, il sogno di Dio. La Scrittura non dice che Giuseppe si addormenta, ma tiene a specificare che si sveglia!
Torna alla mente quel torpore, il sonno pesante che ha avvolto Adamo, quando Dio ha tratto dal suo fianco l’aiuto che gli era necessario. Una coppia all’inizio, un coppia oggi. E di nuovo quella raccomandazione: non temere! Non temere di sognare come sogna Dio! Non temere chi punterà il dito, che stringerà i suoi piccoli sogni senza correre il rischio di sognare in grande! Toccherà a te chiamarlo Gesù, tu insegnerai a Dio ad essere uomo, per te egli sarà chiamato il virgulto di Davide, per te finalmente il segno di Acaz diventerà reale: Dio è con noi, l’Emmanuele! E tu, che pensi ai tuoi progetti a occhi aperti, sei ancora capace di fidarti di Dio? Sei ancora capace di impastare i tuoi sogni con la fantasia di Dio?