Di solito quando devo fare un'omelia o una catechesi non mi preparo, ma mi ricordo sempre le parole del mio accompagnatore spirituale, appena mi sono ordinato sacerdote, che mi disse: “Quando predichi, prima prega tanto, invoca lo Spirito Santo e parla con il cuore”. Preghiera forte e far parlare il cuore.
Andando a parlare ad un supercarcere e camminando velocemente con la macchina per trovarmi in orario, ascolto in radio la bellissima colonna sonora di Nicola Piovani de “La Vita è Bella”, vincitore di tre premi oscar.
Mentre ascolto questa musica spensierata, penso a questo film, ambientato in un campo di sterminio nazista, dove il protagonista Roberto Benigni fa credere al figlio che la vita è bella ed è un gioco, nonostante intorno a lui c'è la guerra e la malvagità. Questo è il compito di noi sacerdoti, ma anche di tutti i genitori, gli insegnati e gli educatori, che nonostante ci può essere la guerra dentro e fuori di noi, la vita è bella ed è degna di essere vissuta. Proprio vivendo così la vita scorre più bella e più leggera.
Poi accelerando con la macchina, rallento in curva ed i miei occhi rimangono colpiti da un lenzuolo bianco messo su un ponte, messo sicuramente da un folle innamorato, con questa scritta grande fatta con lo spray nero indelebile: “ANCHE TU SEI UNA PERSONA SPECIALE E AVRO' CURA DI TE”.