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Le nuove dipendenze

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Cosa cerchiamo davvero in noi stessi tali da renderci spesso così dipendenti da forme da una parte artificiose e dall’altra naturale?
Quali meccanismi ci vivono e ci rendono pertanto non separabili da quell’immagine creata da noi stessi?
In quello che sta accadendo in questa società sembra rivelare quanta debolezza è insita nell’animo umano. Alcol, droga, gioco d’azzardo, mode estreme, telefonini, internet e via dicendo. Tutte cose responsabili del cambiamento stesso dell’uomo, che si vede così sempre arretrato da ciò che lui stesso ha creato, strana situazione. Sarebbe interessante scoprire un po’ quel “a-priori” , del perché di queste necessità. Penso a quelle sostanze che già dal primitivo avevano uno scopo più adattivo al mondo stesso, che una volta, e ad esempio oggi stesso, si trova nell’usanza dei colombiani nel masticare foglie di coca al fine di stancarsi di meno ed avere meno appetito, date le esigenze che “quel” tipo di cultura impone. Penso all’uso di internet come sistema di informazione più veloce creato da un gruppo militare americano e che oggi, invece, sembra aver sostituito la vera comunicazione e relazione che dovrebbe, invece, investire principalmente l’uomo stesso.
Il guaio purtroppo, sono sempre le conseguenze che si generano, chi cade nella tossicodipendenza, chi nell’alcolismo, chi nella dipendenza da internet e chi, invece, proprio non vuole rinunciare a quella che è la relazione, il rapporto, il voler comunicare a viso aperto con persone fisiche e reali. Quest’ultima, nella sua forma più marcata, più evidente, può portare a quella dipendenza stessa che chiamo dell’ “amore”.
Quante cause può portare questa dipendenza, quanti omicidi/suicidi, quanto stalking, quanta violenza sulle donne, ma non solo. Tutti atti di amore non bene indirizzati, non centrati ma deviati dall’amore vero. Forse è qui che si può fare ancora qualcosa, prevenire. Non aggiungo altro sull’amore in quanto potrei toccare punti che potrebbero sollevare dubbi in ognuno di noi. Mi limito, invece, a rendere sacra questa parola perché se usata correttamente, quante cose non accadrebbero, con quale altro tipo di coscienza potremmo vedere e sentire il mondo.
L’altra vera dipendenza invece, che sta uccidendo oggi centinaia di migliaia di uomini e donne, credo non possa essere rappresentata al meglio nel gioco d’azzardo e in particolar modo il “gratta e vinci”. Ovunque entri, persone accanite nel tentare la fortuna. Quanto bisogno di riuscire a vedere almeno una volta “Tiche”. Quanto bisogno e quante giustificazioni nel dire “non si sa mai” e nel frattempo le tasche si svuotano e c’è crisi.
Potrei continuare con decine e decine di esempi di dipendenze, ma spero che in poche righe si possa capire quanto si stia perdendo in questo periodo particolare, quanto tempo stia correndo e che non tornerà più.

 

                                                                                                                                                                                                                                                   Dott. Valentino Christian
                                                                                                                                                                                                                                                   Psicologo  
                                                                                                                                                                                                                                                  366.7245480

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