Sono certo che almeno una volta in queste ultime settimane avete dato uno sguardo al reality show “L’isola dei famosi”. Curiosità più che comprensibile, considerando che tra i concorrenti c’era anche il nostro concittadino Luca Di Risio.
Nella versione olandese di un reality molto simile a quello condotto da Simona Ventura, una delle concorrenti viene morsa ad un braccio da un enorme serpente da cui non riesce a liberarsi se non dopo l’aiuto tempestivo degli uomini dello staff che l’hanno salvata da quella presa mortale.
Come è facile immaginare, le sequenze sono forti e d’effetto e, se volete, le trovate facilmente sul portale di video più noto, cioè youtube.
Ormai il passaggio tv internet-youtube è scontato. Se avete perso qualcosa di interessante in televisione ritroverete subito quello che cercate cliccando poche magiche paroline su internet.
Senza accorgercene siamo entrati in un’altra era: SOCIAL TV.
Lo dice la parola stessa: social, come social network (facebook, tweetter), e tv, come televisione. L’abitudine in crescita è di commentare in tempo reale programmi che sono in onda in televisione. Come se noi, guardando X Factor, l’Isola dei famosi, il Grande Fratello e non so cos’altro, ci scrivessimo con i nostri amici per fare commenti di vario tipo.
In America la Social Tv è più avanti rispetto all’Italia. Una realtà ben solida, tanto che gli sponsor dei programmi tv stanno facendo pressione per occuparsi anche di questo genere di business.
Riflettete sul potere che ha il possessore di quei commenti. Non a caso infatti i produttori di programmi televisivi o format pagano utenti iscritti ai social network per “fomentare” discussioni sulle chat e quindi pilotare quanti più utenti su quel canale per guardare quel programma.
Considerando che le rivolte in Medio Oriente, dalla Tunisia alla Libia, sono nate proprio con l’utilizzo dei Social Network, che il Presidente Obama ha costruito un’intera campagna elettorale usando le pagine di facebook e che l’Agenzia Delle Entrate chiede la nostra “amicizia” per controllare dalle foto il nostro tenore di vita, starei ben attento a quello che si scrive e alle immagini che si pubblicano.
Beppe De Marco