La curata regia di Gus Van Sant dona luce ad un interessatissimo film biografico su Harvey Milk. Questo personaggio, interpretato da Sean Penn, creò scalpore e dissensi, spaccando a metà l’America, in quanto primo omosessuale dichiarato a candidarsi ad una carica politica negli Stati Uniti. Milk, a San Francisco lottò senza tregua in favore della comunità gay difendendo i loro diritti che al tempo erano quasi assenti. Modello ed esempio per moltissimi giovani omosessuali non si tirò mai indietro, affrontò aspri dibattiti durante la sua campagna elettorale, sopportò insulti,minacce ed aggressioni. Parlò al popolo chiedendo sempre ascolto e comprensione. Raggiunse la carica politica agognata raccogliendo,con grande soddisfazione, i consenti tanto attesi. Poco dopo, nel 1978, fu assassinato assieme al sindaco George Moscone da Dan White, consigliere omofobo.
Negli Stati Uniti, il film è stato lanciato il 26 novembre 2008, giorno dell'anniversario dell'assassinio, ha avuto una distribuzione limitata. Poco più tardi fu distribuito nuovamente nelle sale in modo più esteso. In Italia arriva solo nel gennaio 2009.
La produzione di questa pellicola è stata difficoltosa tanto da “zoppicare” per anni. Passò da una casa di produzione all’altra, da regista a regista, cambiando sceneggiatura e cast fino ad assumere questa forma definitiva. Ciò nonostante ne risulta vincitrice poiché delle otto candidature ai Premi Oscar 2009 ne vince due: il miglior attore protagonista a Sean Penn e migliore sceneggiatura originale a Dustin Lance Black.
Un film che coinvolge, che ci fa quasi sentire in quella folla urlante che marcia e lotta. Un uomo intelligente e sensibile, da ammirare, che si batte per se stesso e per il resto dei cittadini. Empaticamente si entra in contatto con le sofferenze, le lacrime, le gioie e le soddisfazioni di un uomo solo un uomo come tanti. Un uomo per tutti. E tutti, dopo la sua ingiusta morte, marciarono in suo onore, pacificamente, invadendo di luci le strade di San Francisco.