Partecipa a SanSalvo.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Zeno lo slogato

Condividi su:

Il personaggio di Zeno Cosini è uno dei più interessanti della letteratura novecentesca. Questo perché sono molteplici gli aspetti che emergono nella stesura de “La coscienza di Zeno”. Possiamo, infatti, dire che i  protagonisti dei romanzi di questo secolo sono dotati di innumerevoli sfumature che ne permettono un’ampia e attenta analisi.
Zeno è problematico, imbarazzante, slogato, inetto, fuori luogo.
Si ritrova in una vita che sente sbagliata, pienamente coscio delle sue non attitudini. Incapace di vivere. Malato e consapevole di esserlo. A differenza del resto del mondo che continua a muoversi senza incontrare attrito, nella più fluida inerzia, nell’inconsapevolezza totale. Si muove verso una cura che, purtroppo, capisce essere una soluzione temporanea e nemmeno molto soddisfacente. Il percorso della psicanalisi avvicina l’uomo alla conoscenza di se, allo scavo interiore ma non fornisce necessariamente la “guarigione”. In questo senso Zeno può essere considerato l’omega e sua moglie, Augusta, l’alfa: totalmente opposti. Ciò non solo perché anch’ella appartiene alla schiera di ignari ma anche perché incarna tutte la caratteristiche fieramente borghesi che giudicano e inquadrano Zeno come inadeguato. Zeno si presenta in maniera spontanea, in ogni sfumatura. A volte imbarazzante dove dovrebbe essere rigoroso (ubriachezza alle nozze), altre esageratamente esaltato, altre ancora inadatto ma cosciente.
In realtà si è a lungo dibattuto sulla “coscienza” riportata nel titolo. Alcuni la ritengono il filo conduttore e la vedono saltare all’occhio ad ogni riflessione o gesto del protagonista. Altri, invece, puntano proprio sull’opposto: determinante diventa l’inconscio. Il titolo creerebbe quindi un falso rimando.
La conclusione per Zeno è una soltanto: la morte. Solo con l’estinzione del genere umano potrebbe maturare la vera guarigione. la immagina causata da un ordigno esplosivo piazzato al centro del mondo, generata dall’uomo stesso.
La profezia di Zeno si rivelerà salvifica?
Certo è che la natura dell’uomo resta distruttrice.
 

Condividi su:

Seguici su Facebook