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Jack Savoretti

Musica e Italia nel sangue

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Si è concluso ieri il tour ottobrino di Jack Savoretti che non si lascia sfuggire occasione per far ritorno nella sua amata Italia. In tre giorni tre tappe toccate: Genova, città d’origine dei suoi genitori, Venezia e Roma, che toccò nel precedente tour di aprile.
Di origini italiana, come precedentemente annunciato, Jack non ha mai nascosto il suo amore per questa terra. Grande tifoso del Genoa, suona infatti anche  allo Stadio Luigi Ferraris di Genova durante la partita tra il Genoa e la Juventus; è ospite di varie trasmissioni e radio italiane; collabora con artisti come Elisa; ammiratore di Lucio Battisti, che annovera tra i suoi cantautori preferiti.
Jack Savoretti inizia a girare il mondo da bambino: la prima infanzia a Londra, poi Lugano, ed anche l’America.
Da adolescente inizia scrivendo poesie, fino a che, a 16 anni, non riceve in regalo la sua prima chitarra. In quel momento capisce che per raggiungere più persone la musica è il canale giusto.
Inizia così la sua carriera da musicista. A soli 19 anni ha i primi contatti con la manager di Natalie Imbruglia. Inizia, quindi, la collaborazione con la sua prima etichetta discografica da cui si distaccherà nel 2012 con l’album Before the storm, che riceve 4 stelle dai critici del Daily Express and The Indipendent. Nel luglio dello stesso anno apre il concerto di Bruce Springsteen all'Hard Rock calling Festival di Londra.
Ricordiamo anche che delle sue canzoni sono state usate nella quinta stagione della serie TV One Tree Hill. Jack girò l'Europa con Gavin DeGraw, altro autore di brani per quella serie.
Nel 2015 Written in the scars, il suo ultimo album, in cui vi è un’evidente cambiamento, la musica si spoglia dei vincoli imposti dall’industria musicale e torna personalissima. In quelle note ci sono le cose che “restano”, le cicatrici della vita che testimoniano le battaglie personali e ci rendono ciò che siamo. Il nuovo disco è accompagnato da un tour tutto italiano: Firenze,Treviso,Trieste, Milano, Torino, Genova, Roma.
La critica è entusiasta di questo artista: i giornali britannici lo definiscono story-teller, in Italia è accolto con entusiasmo, anche se solo recentemente. Jack Savoretti mostra grinta e padronanza del suo timbro vocale, conserva una propria e particolare identità e uno stile che potremmo , per certi versi, ricollegare a Paul Young, David Gray, o Marc Cohn. La forza di questo giovane cantautore è la sua capacità di riprodurre emozioni ordinarie e renderle vive come fosse la prima volta.

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